Un regalo più grande non potevi farmi, uno zampillo d’acqua fresca dopo giorni e giorni in un deserto che sai bene quanto arido. Sarò all’altezza di questo dono, lo prometto a me stessa.
Etty Hillesum

Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!
Caterina da Siena

giovedì 25 aprile 2019

LA CREATIVITÀ DEL DIO DELLE SORPRESE

Giovedì fra l'ottava di Pasqua


Pietro e Giovanni sono testimoni. Essi testimoniano gli eventi accaduti, la condanna e l'esecuzione di Gesù di cui tutti sono già a conoscenza, ma poi anche la sua risurrezione. Questo è il compito specifico dell'apostolo: essere testimone della risurrezione.
Questo li obbliga a diventare anche interpreti, maestri di un nuovo modo di leggere le Scritture. La legge, i profeti, i salmi, la promessa ad Abramo, l'alleanza con Mosè, l'insegnamento dei profeti da Samuele in poi ... tutto deve essere riesaminato alla luce di ciò che è successo. Abbiamo familiarità con l'idea che la vita e il ministero di Gesù assumono un nuovo significato quando li leggiamo alla luce della risurrezione. Ciò che gli apostoli ci insegnano è che tutta la storia dei rapporti di Dio con la gente assume un nuovo significato quando viene riletta alla luce della risurrezione.
Proprio come c'è continuità e discontinuità nell'esperienza dei discepoli del Risorto, c'è continuità e discontinuità nella comprensione della storia di Israele. Talvolta lo riconobbero e lui era per loro una persona familiare. In altre occasioni non riuscivano a riconoscerlo o addirittura li riempiva di paura e di inquietudine. Le antiche promesse fatte a Israele: sono realizzate o soppiantate nella risurrezione di Gesù? Ciò che è accaduto ha una continuità con quello che era successo prima o no? A questa domanda dobbiamo rispondere "entrambe le cose": c'è continuità nel compimento delle promesse, c'è discontinuità nel modo radicalmente inatteso in cui sono state realizzate.
Possiamo fare un passo ulteriore e dire che anche la vita della Chiesa e ogni vita vissuta alla luce di questa fede saranno caratterizzate dalla continuità e dalla discontinuità. A volte le cose si svolgeranno nei modi in cui ci aspettiamo a partire da ciò che abbiamo già sperimentato dei modi di agire di Dio con noi. Ma a volte le cose si svolgeranno in modi che non ci aspetteremmo o non sospetteremmo. Non c'è fine all'inventiva del "Dio delle sorprese" che è sempre creativo ed è anche sempre fedele.

Significa che la risurrezione non è semplicemente una questione di lasciare ciò che è “qui” per essere "lì", ma è una trasformazione di ciò che è “qui”, questo corpo, queste relazioni, questo comportamento, qui e ora. Non è solo una questione di aspettare qualche illuminazione futura, ma di nuovo significato, nuova luce, nuove possibilità per dove siamo ora e per chi siamo. Si tratta di ripensare il nostro passato, leggendolo alla luce della risurrezione, per vivere una nuova vita ora e in futuro.

Nessun commento:

Posta un commento