Un regalo più grande non potevi farmi, uno zampillo d’acqua fresca dopo giorni e giorni in un deserto che sai bene quanto arido. Sarò all’altezza di questo dono, lo prometto a me stessa.
Etty Hillesum

Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!
Caterina da Siena

lunedì 8 luglio 2024

Settimana 14 Lunedì (Anno 2)

Letture: Osea 2:16, 17-18, 21-22; Sal 144/145; Matteo 9:18-26

Gesù si alzò e lo seguì". Siamo più abituati a usare questa frase per le persone che seguono Gesù: prendono il loro letto e lo seguono, lasciano le loro reti e lo seguono, lasciano il loro ufficio delle imposte e lo seguono. Ma qui ci viene detto che Gesù si alza e segue l'uomo la cui figlia è morta. Anche Gesù è obbediente, sente una chiamata e vi risponde.

La prima lettura, un brano ben noto e molto bello di Osea, ci insegna il tipo di relazione che Dio vuole avere con il suo popolo. Non si tratta di un rapporto tra padrone e schiavo, in cui si troverà un tipo di obbedienza, ma di un rapporto tra sposo e sposa, in cui si troverà un altro tipo di obbedienza. L'obbedienza nel matrimonio è reciproca, tra pari, derivante dall'amore impegnato della sposa e dello sposo. L'amore è la fonte di questa obbedienza e quindi è un'obbedienza completamente libera. È così che Dio vuole che il suo popolo si relazioni con lui. Ma vincola anche Dio a un'obbedienza analoga, perché l'alleanza è sempre a due facce.

L'amore di Cristo ci costringe, dice San Paolo in 2 Corinzi. C'è anche un amore che costringe Dio. O meglio, l'amore che Dio è lo costringe. Impariamo da Gesù, Dio-con-noi, che anche Lui è in ascolto dei bisogni umani, dei luoghi e delle persone che hanno bisogno di compassione e di aiuto. La sua obbedienza consiste nel volgersi verso quelle persone e quei luoghi, nel rispondere all'appello della loro povertà e del loro disagio, nell'alzarsi e nel cercarli.

È l'ideale di obbedienza a cui tendere, un'obbedienza che nasce semplicemente e unicamente dall'amore e che trae tutto il suo significato dall'amore da cui scaturisce. Naturalmente ci sono altri amori, altri desideri, che si agitano in noi, ma possiamo pregare affinché questo amore, per Cristo e per la sua via, diventi sempre più l'amore fondamentale e dominante della nostra vita, quello che ci obbliga all'obbedienza dell'amore, l'obbedienza totalmente libera che, come ci mostra Gesù, è Dio.

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