Un regalo più grande non potevi farmi, uno zampillo d’acqua fresca dopo giorni e giorni in un deserto che sai bene quanto arido. Sarò all’altezza di questo dono, lo prometto a me stessa.
Etty Hillesum

Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!
Caterina da Siena

lunedì 14 aprile 2025

Lunedi Santo

Letture: Isaia 42,1-7; Sal 26; Giovanni 12,1-11

La prima metà della Settimana Santa ci offre una liturgia della Parola in tre parti. Ogni giorno leggiamo uno dei “Canti del Servo” di Isaia (il quarto viene letto durante la liturgia del Venerdì Santo). Le letture del Vangelo di questi giorni sono incentrate su Giuda e sul suo tradimento, mettendo a confronto il suo comportamento nei confronti di Gesù con quello degli altri membri del loro circolo, Maria di Betania (lunedì), Pietro (martedì) e gli Undici (mercoledì). In tre scene, quindi, questo primo atto della Settimana Santa ci presenta un senso sempre più profondo di tragedia, attraverso atti di amore, delusione, dubbio e tradimento.

Maria è dalla parte della luce. Lei capisce - così dice Gesù - la sua via verso la gloria, il tipo di Messia/Servo che egli deve essere. È pronta, almeno in parte, per l'ora della sua gloriosa regalità sulla croce. Giuda è sempre più sotto il potere delle tenebre, incapace di capire e perdendo il senso dell'amore per Gesù.

Il profumo di Maria riempie tutta la casa. Questo sembra essere il modo in cui Giovanni dice: «ovunque sarà predicato il Vangelo, sarà raccontato ciò che lei ha fatto in memoria di lei». Il profumo del suo gesto accompagnerà la predicazione del Vangelo ovunque.

La caratteristica più sorprendente del suo gesto è la sua stravaganza: è esagerato, inutile, dispendioso (come indica Giuda, con una certa giustizia). Ma anticipa la stravaganza di cui saremo testimoni nella seconda metà della Settimana Santa, la stravaganza dell'amore di Dio riversato nel sacrificio di Cristo. L'amore stravagante di Maria per Gesù continua a rafforzare la fede dei credenti, perché ci aiuta ad apprezzare l'amore stravagante che è la salvezza del mondo.

Le esigenze della giustizia sono stravaganti, come Maria comprende. Ci sono molti riferimenti alla giustizia nelle letture di oggi. A volte la pensiamo come fredda e cieca, severa e spietata. Ma la giustizia di cui Gesù è il sole è una giustizia che ha raggiunto il cuore. È una questione di parole e di azioni che hanno origine in un cuore che ama ed è misericordioso. Maria mostra oggi il suo cuore come Gesù mostrerà il suo venerdì, il cuore del nostro «Dio più umano». Egli non ha dimenticato i poveri, ma li ricorda in ogni passo della sua via dolorosa. Diventa il più povero di tutti, sperimentando la povertà più radicale dell'umanità, affinché noi possiamo diventare ricchi di lui, unti della sua misericordia infinita, del suo perdono costante, del suo amore eterno.

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