Un regalo più grande non potevi farmi, uno zampillo d’acqua fresca dopo giorni e giorni in un deserto che sai bene quanto arido. Sarò all’altezza di questo dono, lo prometto a me stessa.
Etty Hillesum

Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!
Caterina da Siena

lunedì 7 aprile 2025

Quaresima Settimana 5 Lunedì

Letture: Daniele 13:1-9, 15-17, 19-30, 33-62; Salmo 23; Giovanni 8:12-20

È un giusto tentativo di assicurare un giusto processo e un'equa procedura, quello di insistere, come faceva la legge di Mosè, sulla deposizione di due o tre testimoni (Deuteronomio 19:15-21). Era un tentativo di garantire che non ci potessero essere errori giudiziari. Naturalmente le cospirazioni per incastrare le persone e farle processare ingiustamente erano sempre possibili, finché le persone erano disposte a riunirsi per testimoniare il falso. Uno dei principali comandamenti della legge, e una delle strutture essenziali di ogni società giusta, era che le persone non testimoniassero il falso ma dicessero la verità, tutta la verità e nient'altro che la verità.

Sappiamo per esperienza che nessun sistema di giustizia è perfetto e che nessuna combinazione di esseri umani coinvolti nell'amministrazione di un sistema di giustizia lo farà perfettamente. È uno degli argomenti più forti contro la pena capitale: per quanto buono possa essere il sistema di giustizia, esso è sempre amministrato da esseri umani e quindi soggetto a distorsioni e corruzione. Nel caso della pena capitale non si può tornare indietro.

Negli ultimi giorni di Quaresima ci vengono presentate figure che vengono trattate ingiustamente anche quando il sistema di giustizia viene seguito correttamente. Susanna è una di queste figure e ne parliamo nella lunga ma drammatica prima lettura di oggi. Fin dai primi tempi della Chiesa è stata un “tipo di Cristo”, prefigurando nella sua esperienza ciò che sarebbe accaduto a Gesù in seguito. È necessario l'intervento divino, che opera attraverso Daniele, per illuminare la verità della situazione. In questo caso, la testimonianza di due testimoni corrotti sarà sufficiente a condannare Susanna, a meno che il Signore non intervenga per far sì che una giustizia più alta - la giustizia della verità piuttosto che quella della semplice evidenza - trionfi nel suo caso.

Negli ultimi giorni della vita di Gesù ci si concentra molto sulla giustizia del processo che ha ricevuto. È stato facile per le autorità che volevano distruggerlo trovare qualcuno della sua cerchia che lo tradisse ed è stato facile per loro trovare altri che testimoniassero contro di lui. Quando i falsi testimoni si presentano e parlano contro di lui, riportano le sue parole, ma non vedono il vero significato di quelle parole. Ha detto che avrebbe distrutto il Tempio e lo avrebbe fatto risorgere in tre giorni”. Ci dice di non pagare il tributo a Cesare e che lui stesso è un re”. Sono confusi, ci dice il Vangelo di Marco, ed è comprensibile, dato che Gesù sta cercando di condurre le persone oltre le loro normali categorie di pensiero, aspettative e comprensione.

Chi saranno i testimoni che lo rivendicheranno? Nei passi del Vangelo di Giovanni che leggiamo in questi giorni si parla molto di questa domanda. Vediamo il tipo di giudice non giudicante che Gesù è: il suo trattamento della donna presa in adulterio è semplicemente il momento più potente di questa rivelazione. Ma che dire di Gesù stesso? Chi gli renderà testimonianza? Chi potrà rivendicare la giustizia della sua causa? Chi confermerà la verità del suo insegnamento?

Non può che essere il Padre, dice Gesù, è lui che mi rivendica, che mi testimonia, che conferma la verità di ciò che dico. Il Padre sa da dove vengo e dove vado, dice Gesù, perché è Lui che mi ha mandato. Così il requisito della Legge, che prevedeva la deposizione di due testimoni, è soddisfatto: il Padre e Gesù possono testimoniare chi è, la sua origine e la sua missione. Ma potremmo anche simpatizzare con la confusione dei testimoni, anche con i discepoli che faticano a capire, se la logica dell'argomentazione di Gesù nella lettura del Vangelo di oggi non è immediatamente chiara.

Abbiamo bisogno di più luce se vogliamo avere una speranza di capire ciò che Gesù sta dicendo qui. Crediamo che la luce sia stata data negli eventi che celebreremo nei prossimi giorni. Almeno per il momento, questo è chiaro: Gesù va avanti con la forza del suo rapporto con il Padre. Se tutto il resto cade, come alla fine cadrà, questo resterà in piedi. È sicuro della presenza del Padre ed è anche certo che, quando verrà l'ora, il Padre darà testimonianza al Figlio in modi che solo la potenza creatrice di Dio può ancora immaginare.

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