Un regalo più grande non potevi farmi, uno zampillo d’acqua fresca dopo giorni e giorni in un deserto che sai bene quanto arido. Sarò all’altezza di questo dono, lo prometto a me stessa.
Etty Hillesum

Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!
Caterina da Siena

sabato 18 maggio 2024

Pasqua, Settima Settimana, Sabato

Letture: Atti 28:16-20, 30-31; Salmo 11; Giovanni 21:20-25

Il mondo continua a riempirsi di libri su Gesù. Mentre scrivo, ad esempio, ci sono migliaia di persone in tutto il mondo che leggono o addirittura scrivono nuovi libri su Gesù. Tutti gli aspetti del mistero di Cristo vengono studiati, pregati e scritti: la dottrina che ha insegnato e le dottrine su di Lui che la Chiesa ha formulato in seguito; il suo insegnamento spirituale e morale; le parabole, i miracoli e i detti; la sua passione, morte, risurrezione, glorificazione e invio dello Spirito; la sua grazia nella vita di Maria e nelle migliaia di santi di cui possiamo leggere la vita; gli scritti di predicatori, insegnanti, vescovi, monaci, monache, mistici, pellegrini, storici, artisti, poeti, musicisti; i libri viventi che sono le singole vite di milioni di credenti in ogni secolo da allora, ognuno un "quinto vangelo".

Il mondo non può contenere la Parola, anche se è una sola, semplice, Parola, la Parola eternamente pronunciata dal Padre, la Parola che guarisce le anime umane e le ricrea, la Parola che spira Amore.

Allo stesso modo, mentre scrivo, ci sono migliaia di persone in tutto il mondo che predicano e insegnano come vediamo fare a Paolo alla fine degli Atti. Come lui, il loro tema è Cristo Signore, il Regno di Dio che si stabilisce in Cristo, il compimento della speranza di Israele. Questo scrivere, leggere, predicare e insegnare continuerà finché durerà la storia umana.

Molto prima di arrivare a Roma e di poter parlare faccia a faccia con i capi ebraici, Paolo aveva scritto ai cristiani di Roma e aveva concluso la sua meditazione su Cristo e sulla speranza di Israele dicendo: "Quanto sono profonde le ricchezze, la sapienza e la conoscenza di Dio! Quanto sono imperscrutabili i suoi giudizi e quanto sono imperscrutabili le sue vie" (Romani 11:33). Il dono dello Spirito, tuttavia, ci rivela le profondità di Dio, cosicché Paolo può altrove pregare "affinché abbiate il potere di comprendere, insieme a tutti i santi, quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità, e di conoscere l'amore di Cristo che sorpassa la conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio" (Efesini 3:18-19).

San Giovanni della Croce scrive che "in Cristo ci sono profondità da scandagliare. Egli è come una ricca miniera con molti recessi contenenti tesori, e per quanto si cerchi di scandagliarli non si arriva mai alla fine. Anzi, in ogni anfratto si continuano a trovare qua e là nuove vene di nuove ricchezze".

Così l'anno continua a scorrere, e l'anno si sussegue all'anno, e nemmeno il corso di una lunga vita è sufficiente per esplorare appieno le ricchezze di Cristo. Non basta nemmeno per leggere tutti i libri già scritti su di Lui. Ma noi continuiamo a scavare in quelle profondità, ad assaporare un filone ricco dopo l'altro - in un amore sempre più profondo, in una meraviglia crescente, in una gioia infinita, anzi, eterna.

Nessun commento:

Posta un commento