Un regalo più grande non potevi farmi, uno zampillo d’acqua fresca dopo giorni e giorni in un deserto che sai bene quanto arido. Sarò all’altezza di questo dono, lo prometto a me stessa.
Etty Hillesum

Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!
Caterina da Siena

venerdì 10 maggio 2024

Pasqua, Sesta Settimana, Venerdi

Letture: Atti 18:9-18; Salmo 47; Giovanni 16:20-23

Che significato possono avere i capelli? Ci viene detto che Paolo si fece tagliare i capelli a causa di un voto. È chiaro che questo aveva una certa importanza per lui, ma quale poteva essere?

Come quasi tutti gli aspetti della vita umana, i capelli sono citati molte volte nelle Scritture. La condizione dei capelli indicava se una persona era vecchia o giovane, sana o malata, e talvolta anche se era pulita o impura. I capelli di Sansone sono la fonte della sua grande forza e una volta tagliati sono alla mercé dei suoi nemici. In Israele lasciar crescere i capelli era un segno di speciale dedizione a Dio, come avviene tuttora per i santi indiani. Allo stesso modo, tagliarli può essere un segno di dedizione a Dio, come vediamo nel caso dei monaci e delle monache buddiste. Anche alcune comunità religiose cristiane fanno qualcosa con i capelli, ancora una volta per esprimere la loro dedizione.

I capelli sono spesso citati nel Cantico dei Cantici, come uno degli elementi che rendono una persona bella e attraente. E ci sono anche avvertimenti sul fatto che i capelli potrebbero essere troppo belli, troppo attraenti e così distraenti (anche per gli angeli [1 Corinzi 11:10]). Non sto suggerendo che San Paolo possa aver sofferto di un eccessivo sex appeal - non abbiamo prove di ciò in nessun altro punto della Bibbia).

Il taglio dei capelli può essere un segno di pentimento e di penitenza e forse questo è il suo significato nel caso di Paolo. Nel cuore e nell'anima di Paolo sembra esserci un movimento, forse di pentimento o di gratitudine, di desiderio o di supplica, qualcosa nel suo rapporto con Dio che si è sentito obbligato a segnare in questo modo.

Tutto ciò che sappiamo della sua vita in questo momento è ciò che abbiamo letto in queste settimane negli Atti degli Apostoli. Si può capire che lo stress e le tensioni della missione lo abbiano portato quasi al collasso. È stato adorato e vilipeso, accettato e respinto, arrestato e imprigionato, interrogato da varie autorità, miracolosamente rilasciato e gli sono state date visioni che lo sostengono e confermano nel suo lavoro. È in bilico tra ebrei e gentili, non solo fuori dalla Chiesa, ma anche all'interno delle comunità cristiane.

Forse il suo voto è un modo per dire a Dio: Anch'io voglio confermare la mia accettazione della missione che mi hai affidato e voglio dirlo in modo chiaro, anche solo per ricordarlo a me stesso. Nei primi tempi della Bibbia si innalzavano pilastri o pietre per segnare il luogo in cui era avvenuto un evento religioso importante. Fa parte della nostra natura esprimere attraverso segni e simboli i nostri impegni e le nostre relazioni (incidere le nostre iniziali su un albero, regalarsi anelli, prostrarsi in pubblico...).

Non ci è chiaro il senso del voto di Paolo. Sappiamo solo che mette energia e determinazione nel suo pentimento, nella sua gratitudine, nel suo desiderio... qualsiasi cosa lo spinga a fare il voto.

Il riferimento odierno al taglio di capelli di Paolo può servire come promemoria per i nostri impegni e le nostre relazioni: come sono in questo momento? In particolare il nostro rapporto con Dio... quale pentimento, gratitudine, desiderio devo esprimere con forza oggi?

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