Un regalo più grande non potevi farmi, uno zampillo d’acqua fresca dopo giorni e giorni in un deserto che sai bene quanto arido. Sarò all’altezza di questo dono, lo prometto a me stessa.
Etty Hillesum

Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!
Caterina da Siena

lunedì 6 maggio 2024

Pasqua, Sesta Settimana Lunedì

Letture: Atti 16:11-15; Salmo 149; Giovanni 15:26-16:4

Il libro che chiamiamo "Atti degli Apostoli" potrebbe altrettanto verosimilmente chiamarsi "Atti dello Spirito". I viaggi e i miracoli, i discorsi e i dibattiti, i colpi di scena che accompagnano la missione di predicazione degli apostoli avvengono chiaramente a livello umano. Ma è chiaro che sono anche eventi da interpretare a livello divino. Se è vero, come è vero, che gli apostoli diventano agenti di evangelizzazione nei giorni e nei mesi e negli anni successivi alla risurrezione di Gesù, è altrettanto vero che lo Spirito Santo è, per primo e per ultimo, l'agente di evangelizzazione.

Oggi leggiamo che Lidia sente parlare Paolo, ma è il Signore che le apre il cuore. Gli apostoli sono, come Gesù aveva detto che sarebbero stati, testimoni del Vangelo a Gerusalemme, in Samaria e fino ai confini della terra. Ma la loro missione di predicazione non avrebbe portato alcun frutto se non fosse stata avviata e sostenuta dal Testimone, lo Spirito Santo, che opera in loro, parla con loro e agisce potentemente attraverso di loro.

Nella Prima Lettera di Giovanni leggiamo dei tre testimoni che confermano la predicazione del Vangelo: l'acqua, il sangue e lo Spirito, cioè il battesimo e l'Eucaristia, i sacramenti della fede e della carità, ma sempre anche lo Spirito. Nel Vangelo di oggi Gesù dice che gli apostoli testimonieranno, ma che anche lo Spirito di Verità testimonierà. È un'impresa comune, un lavoro intrapreso insieme: "sembra bene a noi stessi e allo Spirito Santo" (At 15,28), Stefano è un uomo pieno di fede e di Spirito Santo (At 6,5), Simone il mago vuole comprarlo quando vede lo Spirito operare attraverso gli apostoli (At 8,18).

Con le nostre orecchie ascoltiamo l'insegnamento dei testimoni del Signore, ma è solo lo Spirito che opera nei nostri cuori che ci permette di gustare e accogliere la verità di quell'insegnamento. Con gli occhi vediamo le opere buone dei seguaci di Cristo e la gioia della loro vita insieme, ma è solo lo Spirito che opera nei nostri cuori che ci permette di comprendere e sperimentare l'origine divina dell'amore che condividono.


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