Un regalo più grande non potevi farmi, uno zampillo d’acqua fresca dopo giorni e giorni in un deserto che sai bene quanto arido. Sarò all’altezza di questo dono, lo prometto a me stessa.
Etty Hillesum

Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!
Caterina da Siena

giovedì 28 novembre 2024

Settimana 34 Giovedì (Anno 2)

Letture: Apocalisse 18:1-2, 21-23, 19:1-3, 9a; Salmo 100; Luca 21:20-28

È facile parlare in termini apocalittici e giocare con le immagini che il Libro dell'Apocalisse contiene. È facile giocare con immagini di distruzione, crollo di città, cataclismi di grande violenza, fine della vita ordinaria. Ben altra cosa è vivere un'esperienza del genere, come fanno molte persone ogni giorno, in quest'ultimo anno in particolare le popolazioni dell'Ucraina e del Medio Oriente. Come immaginare lo strazio di chi è costretto ad abbandonare le proprie case e città? Lo strazio di lasciare figli, padri e mariti? Lo strazio nel vedere bambini morti, edifici e monumenti importanti distrutti, città devastate. Queste esperienze si ripetono in molte parti del mondo dove ci sono guerre e voci di guerre, carestie e pestilenze, oppressione e distruzione.

È facile anche dire che “al centro del grande dramma dell'Apocalisse si trova l'Agnello che apre i sigilli, la chiave della storia, l'Agnello ucciso dalla fondazione del mondo”. È facile dire, dei testi apocalittici che troviamo nei vangeli, che al centro di questi drammi c'è sempre il Figlio dell'uomo, che viene sulle nubi con potenza e grande forza.

Naturalmente crediamo che queste cose siano vere. Dire queste cose da un luogo di comfort e sicurezza è una cosa. Voci come quelle dei frati domenicani in Ucraina o le suore domenicane in Iraq qualche anno fa, testimoni Cristiani in Gaza, fedeli attraverso mesi e persino anni di perdita, mantenendo la fede nell'Agnello di Dio e nel Figlio dell'uomo - beh, questa è una cosa molto diversa. Queste sono voci che parlano dal mezzo della distruzione e della persecuzione. Sono voci che ispirano e incoraggiano tutti coloro che le ascoltano. Sono voci che continuano a dirci, nei momenti e nelle situazioni più buie, “alzate la testa, confidate nel Signore, perché la vostra redenzione è sempre vicina”.

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