Un regalo più grande non potevi farmi, uno zampillo d’acqua fresca dopo giorni e giorni in un deserto che sai bene quanto arido. Sarò all’altezza di questo dono, lo prometto a me stessa.
Etty Hillesum

Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!
Caterina da Siena

venerdì 6 giugno 2025

Settima Settimana di Pasqua Sabato

Letture: Atti 28, 16-20. 30-31; Salmo 11; Giovanni 21, 20-25

Il mondo continua a riempirsi di libri su Gesù. Mentre scrivo, ad esempio, ci sono migliaia di persone in tutto il mondo che leggono o addirittura scrivono nuovi libri su Gesù. Tutti gli aspetti del mistero di Cristo sono studiati, meditati e descritti: la dottrina che Egli ha insegnato e le dottrine su di Lui formulate in seguito dalla Chiesa; il Suo insegnamento spirituale e morale; le parabole, i miracoli e i detti; la Sua passione, morte, risurrezione, glorificazione e invio dello Spirito; la Sua grazia nella vita di Maria e nelle vite di migliaia di santi di cui possiamo leggere le biografie; gli scritti di predicatori, maestri, vescovi, monaci, monache, misti, pellegrini, storici, artisti, poeti, musicisti; i libri viventi che sono le vite individuali di milioni di credenti in ogni secolo da allora, ognuno dei quali è un “quinto Vangelo”.

Il mondo non può contenere il Verbo, anche se è un solo Verbo, semplice, il Verbo eternamente pronunciato dal Padre, il Verbo che guarisce le anime umane e le ricrea, il Verbo che respira Amore.

Allo stesso modo, mentre scrivo, ci sono migliaia di persone in tutto il mondo che predicano e insegnano come vediamo fare a Paolo alla fine degli Atti. Come lui, il loro argomento è Cristo Signore, il Regno di Dio che è stabilito in Cristo, il compimento della speranza di Israele. Questo scrivere, leggere, predicare e insegnare continuerà finché durerà la storia umana.

Molto prima di arrivare a Roma e di poter parlare faccia a faccia con i capi dei Giudei, Paolo aveva scritto ai cristiani di Roma e aveva concluso la sua meditazione su Cristo e sulla speranza di Israele dicendo: «Oh, profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Insondabili sono i suoi giudizi e imperscrutabili le sue vie» (Romani 11, 33). Il dono dello Spirito, tuttavia, ci rivela le profondità di Dio, così che Paolo può pregare altrove «affinché possiate comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità, e conoscere l'amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio» (Efesini 3,18-19).

San Giovanni della Croce scrive che «ci sono profondità da sondare in Cristo. Egli è come una miniera ricca di molti recessi che contengono tesori, e per quanto si cerchi di sondarli, non si arriva mai alla fine. Anzi, in ogni recessi si continuano a trovare qua e là nuovi filoni di nuove ricchezze».

Così l'anno continua a scorrere, e un anno segue l'altro, e nemmeno il corso di una lunga vita è sufficiente per esplorare appieno le ricchezze di Cristo. Non basta nemmeno leggere tutti i libri già scritti su di Lui. Ma noi continuiamo a scavare quelle profondità, ad assaporare una vena ricca dopo l'altra, in un amore sempre più profondo, in uno stupore crescente, in una gioia infinita, anzi, eterna.

Nessun commento:

Posta un commento