Un regalo più grande non potevi farmi, uno zampillo d’acqua fresca dopo giorni e giorni in un deserto che sai bene quanto arido. Sarò all’altezza di questo dono, lo prometto a me stessa.
Etty Hillesum

Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!
Caterina da Siena

venerdì 17 maggio 2024

Pasqua, Settima Settimana, Venerdì

Letture: Atti 25:13b-21; Salmo 103; Giovanni 21:15-19

Il vino bianco prodotto nel comune italiano di Montefiascone ha l'insolito nome di Est! Est!!! Est!!!. La storia narra che un vescovo tedesco in viaggio verso Roma, intenditore di vini, mandò un assistente a cercare buoni vini per la sua signoria. Dove trovava un buon vino doveva scrivere Est! per indicare il luogo, e dove ne trovava uno molto buono Est! Est!!! (La parola latina significa "è"). Arrivato a Montefiascone nel 1111, il vescovo vide le parole Est! Est!!! Est!!! scritte in lode del vino locale. Almeno questa è la storia e da allora il vino locale porta questo nome.

È un tema della Bibbia che una cosa confermata da tre testimoni, una cosa di cui c'è una triplice testimonianza, è al di là di ogni dubbio. Nel Deuteronomio leggiamo che un'accusa può essere sostenuta solo sulla base di due o tre testimoni (19:15), un testo citato in Matteo 18:16 come principio che guida anche le relazioni all'interno della Chiesa. Quando qualcosa viene detto tre volte significa che non abbiamo sentito male, non c'è ambiguità su ciò che stiamo sentendo, è sicuramente così.

Nella lettura del Vangelo di oggi, Gesù dà a Pietro l'opportunità di confermare il suo amore per lui con una triplice testimonianza. "Mi ami tu? Gesù glielo chiede tre volte. Pietro risponde tre volte: "Tu sai che io ti amo". Ovviamente questo dà a Pietro l'opportunità di annullare il suo triplice rinnegamento di Gesù. Ti amo, è vero, ti amo sicuramente", gli viene dato lo spazio per dire. Per tre volte a Pietro viene data una visione a sostegno della sua predicazione ai Gentili (Atti 10-11), per tre volte viene chiamato Samuele finché Eli non ha più dubbi, per tre volte Paolo prega Dio per la spina nel fianco (2 Corinzi 12). Questi sono solo alcuni esempi del posto della triplice testimonianza nelle Scritture.

Ma l'amore che predichiamo non è il nostro amore per Dio, è l'amore di Dio per noi, ed è lecito chiedersi se esiste una triplice testimonianza anche di questo amore. La Prima Lettera di Giovanni ci dice che ci sono: l'acqua, il sangue e lo Spirito, tre testimoni, e questi tre concordano (5,8). L'acqua è il battesimo e quindi la fede, il sangue è l'Eucaristia e l'amore, lo Spirito è l'amore di Dio riversato nei nostri cuori. Ecco una triplice conferma dell'amore di Dio per noi. Non abbiamo sentito male. Non c'è ambiguità. È chiaro e certo. Tutte e tre testimoniano l'amore di Gesù sulla croce: egli consegnò il suo spirito e dal suo costato trafitto sgorgarono acqua e sangue (Gv 19,28-37).

Oppure possiamo fare appello alla triplice testimonianza più profonda di tutte: il Padre che ci parla nella creazione, il Figlio che è con noi con la sua sapienza e la sua potenza salvifica, lo Spirito di cui attendiamo la venuta in questi giorni e che ci trasforma e rinnova nell'amore di Dio. Pensando a questa conferma trinitaria della verità che Dio ha rivelato su di sé, possiamo dire in un senso molto più profondo e serio: Est! Est!!! Est!!!

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