Letture: Geremia 23,5-8; Salmo 71; Matteo 1,18-24
Un fratello minore andò a parlare con un fratello maggiore. «Abba Carlo», gli disse, «come posso mettere insieme i fili della mia vita? Sono coinvolto in molte cose e sembra che il mio servizio al Signore e al suo popolo mi richieda di essere, come Marta, impegnato in molte cose. Anche dentro di me la mia vita mi sembra frammentata, incompleta, incompiuta. Come posso mettere insieme tutto questo, per vedere quale disegno sta prendendo la mia vita?».
Il fratello maggiore rispose: «Fratello Vito, non è compito tuo mettere insieme i fili della tua vita. Questo è compito di Dio, che un giorno ti mostrerà il disegno che la tua vita sta prendendo. Per ora devi fare ciò che ti viene richiesto, cercare la volontà del Signore in ogni situazione e circostanza, rispondere ai bisogni delle persone che vengono da te in cerca di aiuto. Non è compito tuo preoccuparti di cosa significhi tutto questo, di quale sia il disegno complessivo».
Questo episodio mi viene in mente quando sento il nome che Geremia dà a Dio nella prima lettura di oggi: «Il Signore nostra giustizia». Altre traduzioni sono “Il Signore nostra giustizia” o “Il Signore è la nostra rettitudine”. La prima traduzione si accorda meglio con la storia di Abba Carlo e fratello Vito. Non dobbiamo cercare dentro di noi l'integrità, la giustificazione o la rettitudine definitive della nostra vita. Questo è qualcosa che Dio sta plasmando. Noi siamo, come dice san Paolo, opera d'arte di Dio (Efesini 2,10). Il nostro compito è cercare ciò che è vero e fare ciò che è buono, servire la giustizia e mostrare gentilezza, in ogni momento di ogni giorno. In un altro testo Paolo avverte i Corinzi di non dare giudizi affrettati (1 Corinzi 4,5), ma piuttosto di lasciare il giudizio al Signore. Lasciate la giustificazione della vostra vita a Dio, in cui troviamo la nostra integrità.
Mi viene in mente anche l'episodio di Abba Carlo e fratello Vito perché oggi, per la prima volta in questo Avvento, incontriamo un altro dei suoi personaggi più importanti, Giuseppe, sposo di Maria e padre umano di Gesù. Giuseppe è descritto come un uomo d'onore, un uomo retto, un uomo giusto. Sembra essere naturalmente buono e affidabile. Ma parte di quella bontà consiste nell'essere aperto alle ispirazioni dello Spirito Santo, alla guida di Dio nelle circostanze della sua vita. Come il suo omonimo nel Libro della Genesi, questo Giuseppe è un sognatore. Egli crede in ciò che gli viene rivelato dall'angelo del Signore che gli appare in sogno.
Il sonno, e forse il sogno, è una via ben nota per la rivelazione, l'intuizione, la comprensione più profonda. Si dice che bisogna “dormirci sopra” prima di prendere una decisione. Il salmista lo esprime in modo più bello, dicendo che il Signore riversa i suoi doni sui suoi amati mentre dormono (Salmo 127). Giuseppe è aperto a ricevere una nuova luce su ciò che sta accadendo. È pronto a fidarsi dell'integrità più ampia e profonda del Signore, il cui angelo gli fa visita. È un uomo di maturità spirituale, pronto quindi ad entrare nel paradosso e nel mistero. Possiamo dire che anche per Giuseppe la sua integrità, la sua rettitudine, non è solo la bontà naturale del suo carattere, ma l'opera che Dio sta compiendo in lui e attraverso di lui. Il modello della sua vita, il suo significato nel piano di Dio, viene rivelato non perché Giuseppe stesso lo vede, ma perché è pronto a permettere al Signore di guidarlo in esso.
Giuseppe che si sveglia e porta Maria a casa sua riecheggia il momento in cui Adamo si sveglia e riconosce Eva come «ossa delle sue ossa e carne della sua carne». Il momento della nuova creazione è arrivato e i suoi progenitori, sotto Dio, sono una donna umile e un uomo buono della Palestina. Ognuno di loro confida nel Dio delle sorprese. Dio è sempre creativo e sempre libero, e guida i suoi servi verso una maggiore integrità, rettitudine e giustizia, a volte lungo strade inaspettate. Per Maria e Giuseppe ciò significava la sorprendente e straordinaria integrità che era stata loro data come genitori di Gesù, il Messia.
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