La Mariologia è la parte della teologia che studia ciò che la Scrittura e la tradizione cristiana ci insegnano riguardo Maria e il suo posto nella storia della nostra salvezza. Per il grande teologo gesuita Karl Rahner, la Mariologia è nella Chiesa, semplicemente, la parte più bella della sua teologia della grazia.
In effetti, la tradizione cristiana ha trovato tutto di Maria nella singola frase 'piena di grazia' e ciò è affiorato, in seguito, nella vita liturgica e devozionale della Chiesa. Ciò che è emerso nel corso della tradizione è stato poi incorporato nella dottrina della Chiesa con le dichiarazioni solenni della sua Immacolata Concezione e della sua Assunzione corporale in cielo.
'Piena di grazia' - è il nome che porta in vista della sua missione: colei che è altamente favorita, grandemente benedetta. Lei deve essere la madre del Signore e in questo senso, essendo incinta di Lui, è piena di grazia. Ma per essere preparata a quel ruolo ed essere sostenuta nelle gioie e tristezze ad esso legate, è stata sempre favorita e benedetta, sostenuta dalla Trinità eterna. È stata sostenuta nel suo compito di supporto, di insegnamento e di formazione del figlio, nel suo compito di seguirlo non solo fisicamente al Calvario, ma anche spiritualmente come la prima discepola, come colei che ha ascoltato la Parola di Dio, ha creduto ad essa, l’ha custodita e praticata.
La grazia di Maria è sua personale ed è inerente alla sua missione nella Chiesa. Ma è anche paradigmatica della grazia che Dio dona alla Sua Sposa, la Chiesa. Questa grazia mariana - di ascoltare e di concepire la Parola, di meditarla e farne tesoro nel nostro cuore, di portarla in tutto il mondo e portarla agli altri - è una grazia di tutto il popolo cristiano. È il motivo per cui Maria è chiamata anche Madre della Chiesa. Proprio come suo Figlio è l’immagine di lei, così anche la Chiesa, Suo corpo, riflette nella sua vita e attività, la vita e l'attività di Maria al servizio della Parola di Dio.
In quest’opera di nuova creazione c'è sempre la collaborazione della creatura umana con i disegni e le azioni di Dio. È da
ripetere spesso: la prima creazione coinvolge solo la parola di Dio: ‘Sia la luce, e la luce fu’. La nuova creazione coinvolge anche la parola degli esseri umani: ‘Sia fatto di me secondo la tua parola’. Maria è anche la prima ad insegnarci che la nostra co-operazione con la grazia di Dio è una parte essenziale di come la nuova creazione avvenga e di ciò che significhi la nuova creazione.
Una paura degli esseri umani nei tempi moderni è che la venuta di Cristo e di Dio in qualche modo minacci la nostra libertà, la indebolisca e forse la renda persino superflua. Maria ci insegna che è vero il contrario. Essere 'pieni di grazia' è entrare in un nuovo spazio di libertà. Essere 'pieni di grazia' significa non porre alcun ostacolo, nemmeno il più piccolo, all'opera della grazia di Dio in noi e attraverso di noi. Essere 'pieni di grazia' non significa perdere la nostra libertà, al fine di essere completamente a disposizione di Dio come strumenti ciechi. Essere 'pieni di grazia' significa raggiungere quella libertà che ci fa essere completamente a disposizione di Dio, ma stando a sua disposizione da quelle creature che siamo, intelligenti e libere, reattive e intelligenti, amorevoli e creative.
Essere 'pieni di grazia' è non perdere nulla della nostra dignità e della nostra libertà. È, piuttosto, entrare in pieno possesso di quella dignità e di quella libertà. Ci fa essere figli di Dio, vivendo in comunione con Lui, condividendo la vita della “famiglia” che Dio è ed essendo, così, disponibili, con tutte le nostre energie, al servizio del Regno di amore, di giustizia e di pace di Dio.
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