Un regalo più grande non potevi farmi, uno zampillo d’acqua fresca dopo giorni e giorni in un deserto che sai bene quanto arido. Sarò all’altezza di questo dono, lo prometto a me stessa.
Etty Hillesum

Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!
Caterina da Siena

venerdì 20 dicembre 2024

AVVENTO - 20 DICEMBRE


Qual è la differenza tra la domanda di Zaccaria e quella di Maria? Lui dice: 'Come posso conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni’ (Lc 1,18). Lei dice: 'Come è possibile? Non conosco uomo' (Lc 1,34). Può essere abbastanza difficile comprendere perché Zaccaria sia criticato (e, a quanto pare, punito) mentre Maria sia lodata. Potrebbe farci tanta pena lui, un vecchio comprensibilmente confuso da uno strano incontro.

L'angelo Gabriele ci dice che Zaccaria non ha creduto mentre Elisabetta ci dice che Maria ha creduto. E se le parole di Zaccaria e quelle di Maria sono molto simili, esprimono però un atteggiamento radicalmente diverso. In Maria, a differenza di lui, troviamo una ricettività che rende possibile la nascita del Verbo.

Colui che Maria dà alla luce è il Santo, il Figlio di Dio. Il segno dato ad Acaz, di cui parla Isaia, era la nascita di Ezechia, un re buono e giusto, fedele nel suo servizio del Signore e, in ciò, in contrapposizione con il padre, Acaz. Anche Maria dà alla luce un re buono e giusto, Colui che la liturgia descrive come 'fonte di ogni santità' (Preghiera Eucaristica II) e la sorgente di 'tutta la vita, di ogni santità' (Preghiera Eucaristica III).

Così Dio visita di nuovo il Suo popolo e rivela la Sua gloria. Si noti, inoltre, che Zaccaria si trova nel tempio, mentre Maria è in casa a Nazareth. Questa nuova visitazione e rivelazione non avviene in quello che sembra il posto più ovvio, il Tempio, il luogo della presenza della gloria di Dio. Avviene dove c'è un cuore ricettivo. Dobbiamo diffidare di ogni atteggiamento padronale verso Dio e la Sua gloria. Forse questa è la lezione fondamentale da imparare dallo sbaglio di Zaccaria: come possiamo lasciare spazio a Dio per fare una cosa nuova, a Dio che, proprio perché è sempre fedele, è sempre creativo? Il Verbo può venire e nascere solo dove c'è un cuore credente. Questo è lo spazio in cui Dio può fare una cosa nuova.

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