Un regalo più grande non potevi farmi, uno zampillo d’acqua fresca dopo giorni e giorni in un deserto che sai bene quanto arido. Sarò all’altezza di questo dono, lo prometto a me stessa.
Etty Hillesum

Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!
Caterina da Siena

mercoledì 26 marzo 2025

Quaresima Settimana 3 Mercoledì

Letture: Deuteronomio 4:1, 5-9; Sal 147; Matteo 5:17-19

Il “fine”, o “scopo”, della Legge è che la santità di Dio sia rivelata e che un popolo che vive secondo questa legge possa essere portato alla comunione - una condivisione di vita e di amore - con Dio che è santo. Che cosa significa la parola “santo”? Sappiamo che significa infinitamente giusto e amorevole, e lo sappiamo da Cristo che è la pienezza della Legge.

I versetti di Matteo letti oggi sono considerati i più controversi del Vangelo. Se abbiamo una comprensione ristretta della legge e di ciò a cui il termine si riferisce qui, allora questi versetti sono molto difficili da conciliare con, ad esempio, alcune affermazioni di Paolo sulla Legge. Ma se il termine “legge” viene inteso in modo più profondo, come ad esempio in Baruc o nel Salmo 119/118, allora si riferisce alla sapienza di Dio, alla parola di Dio, alla via di Dio per il suo popolo. Sappiamo dove questa via, questa verità e questa vita si rivelano pienamente. È lui, Gesù, che è la pienezza della Legge, è lui che la osserva alla lettera, perché è lui stesso la Parola (= sapienza; = legge).

Due parole nel Vangelo sostengono questa interpretazione. Gesù dice di essere venuto non per abolire, ma per completare o dare compimento alla Legge, per portarla al suo pleroma. Egli è il pleroma, la pienezza del tempo e la pienezza delle cose, e la sapienza, la parola e la via di Dio sono tutte complete in lui.

L'altra frase è variamente tradotta. Nulla scompare dalla legge “finché non sia stato raggiunto il suo scopo”, oppure “finché non siano state compiute tutte le cose”. A questo punto della Quaresima non possiamo non pensare all'“ora” di Gesù, alla pienezza dei tempi, quando tutto ciò che è stato predetto e tutto ciò che è stato promesso si compirà. La santità di Dio sarà rivelata come mai prima d'ora, il suo cuore di giustizia e di amore sarà esposto come mai prima d'ora.

La nuova ed eterna alleanza sigillata nel suo sangue non sostituisce l'antica, ma la porta alla sua piena fioritura. Il Signore nostro Dio è più vicino a noi ora di quando abbiamo creduto per la prima volta, come dice Paolo, la sapienza della Parola di Dio abita ora nei nostri cuori attraverso lo Spirito che è stato riversato in essi.

Quando giriamo l'angolo di questa metà della Quaresima, cominciamo a distogliere lo sguardo da noi stessi e dai nostri sforzi spirituali e morali, per guardare semplicemente a Cristo, nel quale questi sforzi si dissolvono da un lato (giungono alla loro fine) e nel quale trovano la loro destinazione dall'altro (compiono il loro scopo).

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