Un regalo più grande non potevi farmi, uno zampillo d’acqua fresca dopo giorni e giorni in un deserto che sai bene quanto arido. Sarò all’altezza di questo dono, lo prometto a me stessa.
Etty Hillesum

Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!
Caterina da Siena

lunedì 29 settembre 2025

Festa degli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele - 29 settembre

Letture: Daniele 7,9-10 / Apocalisse 12,7-12; Salmo 138; Giovanni 1,47-51

Esiste vita intelligente altrove nell'universo? È una domanda che viene posta spesso e alla gente piace pensare che possa esserci. La maggior parte della fantascienza si basa su una risposta positiva a questa domanda.

Anche la Bibbia e la tradizione cristiana (così come molte altre tradizioni religiose) danno una risposta positiva alla domanda: sì, esiste vita intelligente altrove nell'universo. Possiamo intendere "altrove" in senso geografico: potrebbero esserci altri pianeti, altre galassie, in cui si trovano altre creature dotate di intelligenza. La Bibbia non ci dà una risposta chiara al riguardo. Ma se "altrove" significa metafisica, allora la risposta della Bibbia è molto chiara: esistono altre creature intelligenti, ad altri livelli dell'essere, oltre a quelle che conosciamo attraverso i sensi.

C'è molta nostalgia per un mondo incantato, come testimoniano la grande quantità di libri e film su altri esseri e altre possibilità dell'essere. È una nostalgia per gli angeli, potremmo dire, un riconoscimento implicito che la bellezza e la potenza di Dio sono infinite e quindi non c'è fine al numero e al tipo di creature che potrebbero riflettere quella bellezza e quella potenza. Negli ultimi secoli in Occidente il panorama spirituale si è spogliato e spopolato, spesso ridotto all'essere umano solo con la sua "spiritualità" o alla ricerca di un rapporto, per quanto incerto, con Dio. La festa degli arcangeli ci ricorda qualcosa di molto più ricco, interessante e profondo.

Gli angeli ci aiutano a capire dove ci troviamo nell'universo, ci aiutano a trovare e a conoscere il nostro posto. Raffaele lo fa in modo molto esplicito, guidando il giovane Tobia lungo il suo cammino, affinché trovi l'amore e la gioia attraverso la sua fiducia e la sua fede in Dio. Anche Gabriele offre la sua guida, spiegando a Zaccaria e a Maria le missioni che Dio ha riservato a ciascuno di loro. Michele è il protettore del popolo di Dio, il guardiano dei confini dei loro mondi, il capo delle armate celesti. È per questo che tanti luoghi strategici sono dedicati a Michele, Skellig Michael nel Kerry, per esempio, o Mont Saint Michel, solo per citarne due.

Si può sostenere che uno dei grandi punti deboli del pensiero moderno sia la sua concezione ristretta dell'essere umano, una sorta di "angelismo" per cui l'essere umano è "un'anima in un corpo". L'essere umano è stato definito in termini di razionalità rispetto alla natura, anche alla natura che gli è più vicina, il proprio corpo. Ecco un altro modo in cui gli angeli ci aiutano a capire chi siamo. Non siamo pure intelligenze e non siamo le creature più brillanti di Dio. Siamo animali razionali creati a immagine di Dio. Ma l'immagine di Dio in noi, dice Tommaso d'Aquino, è più completa di quella degli angeli proprio perché siamo animali razionali e non angeli intrappolati. Come animali ci riproduciamo, riflettendo la generatività di Dio in cui il Figlio procede dal Padre e lo Spirito dal Padre e dal Figlio. Come animali siamo creature composite con un'anima che anima ogni parte del corpo e non solo alcuni luoghi speciali. Questo fatto riflette la presenza di Dio nella sua creazione ovunque e non solo in alcuni luoghi speciali.

Tutto ciò che sappiamo degli angeli è in riferimento al mistero di Cristo e alla salvezza umana. È probabile che ci sia molto di più sugli angeli, e forse anche su altre creature, di cui siamo completamente all'oscuro. Li conosciamo nella misura in cui sono coinvolti con noi e con la nostra salvezza. Quindi sono messaggeri, come dice Gregorio Magno, persino predicatori, come dice Agostino, che ci portano qualcosa della luce e dell'intelligenza di Dio. Tuttavia è Cristo il capo degli angeli, come è il capo degli esseri umani, reso inferiore agli angeli nel diventare umano, ma elevato al di sopra di ogni altro nome. Chiamiamo Maria, sua madre, Regina degli Angeli. Questi esseri potenti servono i bisogni degli uomini.

Tutto è rivolto a Cristo, l'Agnello che sta al centro delle grandi visioni dell'Apocalisse. Egli è il Figlio dell'Uomo su cui gli angeli salgono e scendono. Gli anziani, le creature viventi, gli angeli riuniti per la festa, tutto ciò che è sulla terra, sotto la terra e sopra la terra: tutto è attraverso di lui e per lui. Quando la preghiera di Israele viene esaudita (Isaia 63-64) e il Signore squarcia i cieli per discendere, la sua presenza si rivela non solo nelle catene di angeli che uniscono il cielo e la terra, ma nella venuta del Figlio Eterno, che è anche il primogenito di tutta la creazione e il primogenito dai morti.

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