Un regalo più grande non potevi farmi, uno zampillo d’acqua fresca dopo giorni e giorni in un deserto che sai bene quanto arido. Sarò all’altezza di questo dono, lo prometto a me stessa.
Etty Hillesum

Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!
Caterina da Siena

domenica 22 dicembre 2024

AVVENTO - DOMENICA DELLA QUARTA SETTIMANA (ANNO C)

Letture: Michea 5:1-4a; Salmo 80; Ebrei 10:5-10; Luca 1:39-45

Il cattolicesimo è una religione fisica almeno quanto quella spirituale. Si tratta di cose che sono accadute e che accadono in e attraverso particolari corpi umani, in luoghi particolari come Betlemme o Roma, e in tempi particolari come i giorni del re Erode di Giudea o il dicembre 2024. La nostra fede riguarda il Verbo che si fa carne. È incentrata su un uomo nato da una donna, nato sotto la legge ebraica, per salvarci non attraverso la promessa di future incarnazioni dei nostri “spiriti”, ma attraverso l'offerta del suo corpo una volta per tutte.

Il ministero di Gesù è rivolto ai poveri corpi umani. Apre gli occhi perché vedano, le orecchie perché sentano e scioglie le lingue perché parlino. La visita di Elisabetta da parte di Maria riguarda i corpi: corpi gravidi, un bambino che scalcia nel grembo, suoni che raggiungono le orecchie e bocche che parlano. Elisabetta ascolta, crede e proclama. La nostra attenzione è attirata dal suo sentire e dal suo parlare. Quando il suono del tuo saluto giunse alle mie orecchie” - perché non dice semplicemente ‘quando ti ho sentito’? ‘Proclamò a gran voce’ - perché non dice semplicemente ‘disse’?

Queste espressioni elaborate attirano la nostra attenzione sul suo sentire e parlare, e mostrano che si tratta di un ascolto e di un annuncio del Vangelo. La fede è stabilita in Elisabetta attraverso eventi fisici: l'incontro con Maria, la loro conversazione, Giovanni Battista che balza nel suo grembo, con lo Spirito che opera attraverso queste cose.

Elisabetta poi loda Maria. Il suo cantico, Luca 1,42-45, non ha ricevuto la stessa attenzione degli altri cantici del primo capitolo del Vangelo di Luca, tranne che per il fatto che alcuni di essi sono diventati parte della nostra “Ave Maria”. Più avanti nel Vangelo, un'altra donna grida parole di lode per Maria, dicendo a Gesù “benedetto il grembo che ti ha portato e il seno che hai succhiato”. Al che Gesù risponde, facendo eco alle parole di Elisabetta, “beati quelli che ascoltano la Parola di Dio e la osservano”. Non dice “per favore, sii un po' meno esplicito davanti ai bambini”: dice beati quelli che ascoltano e praticano il Vangelo. 

Come può la Parola essere non solo ricevuta e creduta, ma anche praticata? Può essere solo nella vita che abbiamo qui e ora, nelle relazioni, nelle esperienze e negli impegni che sono nostri qui e ora. Non abbiamo bisogno di cercare un'incarnazione futura di noi stessi in cui potremmo fare un lavoro migliore nel vivere una vita umana: lo facciamo qui, e lo facciamo ora, o non lo facciamo affatto.

Nella seconda lettura di Ebrei ci viene detto che Gesù, venendo nel mondo, riceve un corpo. Questo perché possa fare la volontà del Padre come è scritto nel rotolo del libro, perché la parola possa diventare carne, in altre parole. La Parola di Dio non torna vuota, raggiunge il suo compimento, ma può farlo solo incarnandosi. È per questo che la nostra fede è fisica ed è per questo che Maria (che ha dato a Gesù il suo corpo) sta al centro della nostra fede. Non abbiamo più bisogno di prendere animali e piante per rappresentare il nostro sacrificio: esso si compie nel corpo di Gesù Cristo offerto una volta per tutte e continua nell'offerta di noi stessi, del nostro corpo, in unione con Lui.

La nostra è dunque una religione fisica. Al suo centro c'è la donna che ha detto “sia fatto di me quello che hai detto”, e l'uomo che dice “ecco io sono venuto a fare la tua volontà nel corpo che mi hai preparato”. La relazione con Dio non è stabilita e sostenuta da olocausti e offerte di peccato, ma dal corpo di Gesù e dalla sua volontà, da un essere umano che ama. Egli ha fatto la volontà del Padre, l'ha mantenuta e l'ha portata a compimento. Coloro che credono appartengono a Lui perché anche loro ascoltano e osservano la sua parola, ricevono e fanno la sua volontà.

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