Un regalo più grande non potevi farmi, uno zampillo d’acqua fresca dopo giorni e giorni in un deserto che sai bene quanto arido. Sarò all’altezza di questo dono, lo prometto a me stessa.
Etty Hillesum

Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!
Caterina da Siena

sabato 21 dicembre 2024

AVVENTO - 21 DICEMBRE


Maria è la terza donna nella Bibbia di cui si dica che è 'benedetta fra le donne'. Giaele, che ha ucciso Sisara martellandone con un picchetto la tempia, è chiamata in questo modo (Giudici 5,24). Così pure Giuditta, che ha ucciso Oloferne e gli ha tagliato la testa (Giuditta 13,18). Maria è, dunque, in compagnia di tutta questa gente cruenta e sanguinosa.

Queste donne sono campionesse di Israele, grandi eroine del popolo, più grandi delle figure dell'età eroica di Israele. Ci sono molti echi di quell’età eroica - il tempo dei giudici e dei re - nei racconti dell'infanzia dei vangeli. Gesù è, dopo tutto, 'Joshua', e il canto di lode di Maria è anticipato da Anna, la madre di Samuele.

Ma Maria è in contrasto con le donne vigorose e violente di quel tempo come è in contrasto con le altre donne menzionate nella genealogia di Matteo, Tamar, Rahab, Ruth e Betsabea. Da un lato, questa coincidenza ci mette in guardia contro il pericolo di diventare troppo puritani e sterili, come se noi non appartenessimo tutti a famiglie e nazioni di carne e sangue. D'altra parte, il contrasto tra Giaele e Giuditta, e Maria, ci ricorda il cammino che abbiamo bisogno di fare dal contenuto delle storie dell’Antico Testamento, dai titoli e dalle aspettative che echeggiano nei racconti dell'infanzia, al tipo di Messia che Gesù, realmente, si è rivelato essere.

Possiamo esprimerci così: se la legge fu data per mezzo di Mosè, e la potenza e la forza si vedono in David, Sansone, Giuditta e Gedeone, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo - un nuovo tipo di legge, un nuovo tipo di potere, un nuovo modo di essere e di vivere. Lo intravediamo in questi ultimi giorni d’Avvento, mentre aspettiamo di vedere il Suo volto e di udire la Sua voce.

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