Un regalo più grande non potevi farmi, uno zampillo d’acqua fresca dopo giorni e giorni in un deserto che sai bene quanto arido. Sarò all’altezza di questo dono, lo prometto a me stessa.
Etty Hillesum

Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!
Caterina da Siena

sabato 5 luglio 2025

Settimana 13 Sabato (Anno 1)

Letture: Genesi 27,1-5.15-29; Salmo 135; Matteo 9,14-17

La benedizione promessa ad Abramo e alla sua discendenza procede in modo tortuoso. Lo fa in una certa misura nelle esperienze dello stesso Abramo e certamente inizia a farlo nella vita di suo figlio e di suo nipote. Ma Dio sta realizzando il suo disegno anche attraverso l'astuzia e l'inganno degli esseri umani. Nonostante i motivi meschini che animano coloro che sono suoi strumenti, i disegni di Dio non possono essere ostacolati. Giacobbe, che potremmo essere tentati di vedere come un manipolatore, diventa a sua volta il padre di Israele, il primo a portare questo nome, e qualcuno che, nonostante il suo carattere, vede Dio. «Dio scrive dritto con linee storte» è un modo tradizionale per esprimere questo concetto. I nostri peccati e le altre nostre deviazioni non confondono Dio, che può trasformarli nella rivelazione della sua gloria e nella salvezza del suo mondo. Ma non è senza conflitti e difficoltà, ad ogni passo.

Il coinvolgimento di Maria nella realizzazione del disegno di Dio crediamo sia molto diverso: schietto, onesto e sincero. I doni di grazia in lei, il carattere che Dio le ha dato, la sua santità le danno il diritto di essere chiamata Regina della Pace. È sabato, il giorno di Maria, il giorno di riposo. Il suo giorno è il giorno dello Shalom, della benedizione, della pace e del riposo. È un momento per pensare a Colui in cui la promessa ha smesso di vagare e si è stabilita e ha portato frutto nel concepimento del Verbo incarnato.

Di che tipo è questa pace chiamata Shalom? Beh, non è la pace che troviamo sulla Luna. Infatti la Luna non è affatto pacifica: è senza vita, incolore, sterile. Né è la pace dell'Ade la pace che il cuore umano desidera (una sorta di “riposo eterno”). Noi vogliamo anche essere vivi mentre godiamo della pace, eternamente vivi. E solo dove c'è vita può esserci pace nel vero senso di Shalom. Solo dove troviamo tutto ciò che appartiene alla vita, può esserci pace nel senso ricco e biblico del termine. Dove le cose che segnano la nostra vita - l'ansia, la minaccia, la paura e il bisogno - sono ordinate e curate in modo giusto, allora abbiamo Shalom, una pace piena di giustizia che è frutto di integrità e veridicità. Maria, Regina della Pace, è anche Specchio di Giustizia, che riflette la giustizia nelle parole del suo Magnificat e nell'integrità della sua vita.

Il Libro della Genesi aiuta a rivelare il mondo umano dei patriarchi, un mondo fragile e ansioso, costantemente minacciato dall'ingiustizia e dalla guerra. Ci dipinge immagini suggestive del mondo umano com'è sempre stato, a quanto pare, e com'è probabile che sarà sempre. Eppure Dio è presente e coinvolto in quel mondo, vicino a quelle persone, sopportando la loro inaffidabilità e infedeltà. Dio (e anche Maria) rimane vicino e disponibile in modo particolare ai poveri, a tutti coloro che lavorano con loro per aiutarli, a tutti coloro che lavorano per la giustizia e lo sviluppo, la riconciliazione e la pace. Nonostante i tanti problemi, molte persone continuano a lavorare per il Regno di Dio, per costruire, con la grazia di Dio, lo Shalom promesso da Gesù e riflesso nella vita di Maria.

Nessun commento:

Posta un commento