Un regalo più grande non potevi farmi, uno zampillo d’acqua fresca dopo giorni e giorni in un deserto che sai bene quanto arido. Sarò all’altezza di questo dono, lo prometto a me stessa.
Etty Hillesum

Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!
Caterina da Siena

lunedì 18 agosto 2025

Settimana 20 Lunedi (Anno 1)

Letture: Giudici 2,11-19; Salmo 106; Matteo 19,16-22

Le prime letture della Messa di questa settimana sono tratte dal Libro dei Giudici, con una lettura dal Libro di Ruth, ambientato al tempo dei giudici. Nel Libro dei Giudici si ripete un modello ricorrente e noioso: il popolo fa ciò che è sgradito agli occhi del Signore, il Signore si adira con loro, essi sono ridotti in condizioni di estrema miseria, il Signore si pente di ciò che aveva deciso di fare contro di loro e suscita un giudice che li guidi. Ma una volta che il giudice muore, il popolo ricade nei suoi peccati e il modello si ripete come prima. Ancora e ancora, con proteste di pentimento quando le cose si fanno difficili.

È un'esperienza comune, questo schema noioso e ricorrente nelle relazioni, forse in relazione all'alcol o ad altre dipendenze, forse nelle discussioni e nei litigi sulle solite cose. Come si possono rompere questi schemi? Cosa ci farà muovere di nuovo? Cosa ci darà la spinta per iniziare una nuova vita? Speriamo che la provvidenza di Dio trovi un modo gentile per farlo, aiutandoci ad andare avanti.

Il giovane ricco del Vangelo di oggi vuole la vita eterna. E la vita, prima di tutto, gli dice Gesù, come stai vivendo la tua vita? E i comandamenti? Li ho osservati tutta la vita, risponde il giovane. Allora, se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che hai, dallo ai poveri e vieni dietro a me.

Ecco la possibilità di un nuovo inizio, di una nuova vocazione, di una nuova impresa. Ma il giovane se ne va triste perché è un uomo molto ricco. Ci sono altre cose che ci trattengono dall'impresa, oltre alle dipendenze e agli attaccamenti menzionati prima. Ci sono la ricchezza e altre forme di comfort e potere. C'è lo sforzo richiesto e la forza di volontà sembra non esserci.

«Vuoi essere guarito?», chiese Gesù all'uomo che era malato da trentotto anni. Forse la risposta sarebbe «no». Forse la malattia e la lotta che conosciamo sono meglio delle nuove possibilità di grazia che non conosciamo. Forse ci limitiamo a fantasticare su un nuovo inizio, un nuovo inizio, mentre in realtà siamo contenti (e tristi) di ciò che siamo riusciti ad accumulare e dei limiti a cui ci siamo abituati.

Papa Francesco diceva spesso che Dio non si stanca mai di mostrare misericordia. Dal Libro dei Giudici vediamo che Dio non si stanca mai di salvare il suo popolo. Questo sostiene la nostra speranza che un giorno risponderemo con coraggio all'aiuto salvifico di Dio e vivremo da una nuova profondità di unione con Lui.

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